Salto nel vuoto • Casa Ponticelli… Interno notte… (XVIII:1)

▭  •  B e l l o c c h i o  (1 9 8 0)  •  S a l t o  n e l  v u o t o  (s c e n e g g i a t u r a)  •

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1. Piano ravvicinato frontale di Ponticelli in maniche di camicia e bretelle. Allungato in poltrona, un volume aperto sulle ginocchia che, però, non legge, si sostiene la testa con un braccio, lo sguardo perso nel vuoto, come a riflettere. Comincia a parlare da solo a voce molto bassa, che si va via via spegnendo.

Ponticelli:  La vita è stata un inferno. Un calvario senza fine. La solitudine. La paura… tanta paura che è anche peggio che morire di fame. (pausa) Condoglianze… (come mimando un ipotetico processo con gesti di rassegnazione) Ma io non chiedo le circostanze attenuanti. Pagherò, pagherò, pagherò; certo, pagherò. Condoglianze. (si abbandona sulla poltrona, la testa reclinata all’indietro)

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K E Y W O R D S
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[]  M.  B e l l o c c h i o,  ‹S a l t o  n e l  v u o t o›,  U n i v.  e c o n.  F e l t r i n e l l i,  1 9 8 0.
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