Il primo disegno di un Sapiens risalirebbe dunque ad almeno 73mila anni fa. Più o meno contemporaneamente (65mila anni fa) un Neanderthal lasciava in una grotta della Spagna delle pitture rupestri in ocra nera: motivi astratti, impronte di mani e macchie di pigmento su stalagmiti. Sempre a Blombos, in uno strato leggermente più profondo risalente a 85-82mila anni fa, furono ritrovate pietre con linee geometriche intagliate (il fatto di essere incise le differenzia dal disegno descritto oggi su ‹Nature›). Solo una coincidenza? E sempre una coincidenza è il fatto che il cancelletto resti una delle figure più riconoscibili oggi? “Il disegno è un simbolo, e il simbolo testimonia la presenza del pensiero astratto. Gli uomini di queste epoche antiche evidentemente avevano già raggiunto questa importante tappa dello sviluppo” spiega d’Errico. Per rispondere alla seconda domanda è stata nel frattempo interpellata la neuroscienza. Le verrà chiesto quanto il nostro cervello sia preparato a riconoscere senza sforzo determinate forme geometriche anziché altre.
_____________◊ authp_E_l_e_n_a_D_u_s_i
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_E_D_u_s_i
◊ authp_D_u_s_i
◊ web_art, webhdr_R_e_p_u_b_b_l_i_c_a
◊ yauth_2_0_1_8, yedit_2_0_1_8
◊ lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento