Salto nel vuoto • Casa Ponticelli… Interno notte… (XVIII:1a)

▭  •  B e l l o c c h i o  (1 9 8 0)  •  S a l t o  n e l  v u o t o  (s c e n e g g i a t u r a)  •

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D’improvviso si scuote, quando sente scattare la serratura della porta d’ingresso. Chiude il volume. Si alza di scatto e, seguito in panoramica, va a spegnere la lampada da tavolo. Il buio è appena rotto dal riverbero della luce dell’ingresso che qualcuno ha acceso. Avanza di qualche passo, seguito in carrello, e spia Marta che appare sullo sfondo nel vano della porta e guarda nella sua direzione da lontano, poi scompare. Se ne sentono soltanto, f.c., i passi; Ponticelli, seguito in panoramica, si sposta dall’altra parte, verso il bagno che ha la porta aperta. Da un’altra porta, entra Marta, accende la luce, si accorge di essere spiata. Ponticelli si ritrae, mentre lei chiude la porta e tutto lo studio resta nell’oscurità. Dopo un po’ il giudice ricompare davanti alla porta chiusa, infilandosi la giacca, preparandosi a uscire; poi, scompare di campo.

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K E Y W O R D S
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[]  M.  B e l l o c c h i o,  ‹S a l t o  n e l  v u o t o›,  U n i v.  e c o n.  F e l t r i n e l l i,  1 9 8 0.
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