Stanislas Dehaene, celebre neuroscienziato francese professore del College de France, qualche anno fa ha avanzato l’ipotesi del ‹riciclaggio neuronale›: per iniziare a leggere e scrivere avremmo riutilizzato strutture e funzioni cognitive preesistenti, selezionate per altri scopi. Un po’ come quando cerchiamo di avvitare una vite con la punta di un coltello: funziona, ma chi l’ha progettato aveva pensato a un altro uso. “Non c’è un’area specifica del cervello umano dedicata o specializzata a scrivere”, conferma Derek Hodgson, neuroarcheologo che ha lavorato per decenni all’Università di York, dedicandosi proprio alla comprensione di segni e disegni antichissimi. “È solo nel momento in cui ogni individuo inizia a cimentarsi nell’apprendimento della scrittura che una zona specifica del suo cervello nell’area devoluta all’analisi delle forme visive – nella zona posteriore – inizia a formarsi”.
_____________◊ authp_F_e_d_e_r_i_c_a_S_g_o_r_b_i_s_s_a
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_F_S_g_o_r_b_i_s_s_a
◊ authp_S_g_o_r_b_i_s_s_a
◊ press_art, presshdr_i_l_t_a_s_c_a_b_i_l_e
◊ yauth_2_0_2_1, yedit_2_0_2_1
◊ lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento