La buona laicità andava sottobraccio alla secolarizzazione del costume? All’indifferentismo religioso? Alla caduta delle vocazioni? All’abbandono dei sacramenti? Alla dilagante devozione verso il dio danaro? I cattolici veramente cattolici ne soffrivano. Alcuni se ne disperavano. Nacquero qua e là alcune significative dissidenze, ma non fecero molta presa. Fecero invece presa altrove, in Germania, in Olanda, in Francia e in quasi tutto il cattolicesimo europeo e nel mondo cattolico extraeuropeo. E fu Giovanni XXIII, il Vaticano II e papa Montini, il tormentato. Il tentativo ambizioso, rischioso, ma di grande e coraggioso respiro, fu di confrontarsi realmente con la modernità. Con l’ecumene che non poteva essere soltanto quello delle altre religioni monoteiste e delle altre confessioni cristiane, ma con quella laicità autonoma che fin lì era stata considerata la cattiva coscienza dei laici laicisti.
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K E Y W O R D S
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