Cruciali sarebbero specialmente i primissimi stadi di analisi della forma degli oggetti. Semplificando molto: una volta che la luce riflessa o emessa dalle superfici degli oggetti si proietta sulla retina (un foglietto di cellule fotosensibili posto sul fondo di quella camera oscura biologica che è l’occhio) inizia un’elaborazione “multistrato”, dove gli strati corrispondono a cellule – o network di cellule – via via più specializzate, che eseguono cioè analisi sempre più sofisticate dalla periferia del sistema visivo (la retina) alle aree più centrali, fino a oltre la corteccia visiva. Cosa fanno queste cellule? “Già a livello retinico c’è una prima analisi dello stimolo visivo: a questo stadio quel che domina è il rilevamento dei bordi orizzontali e verticali, che sono anche quelli più frequenti in qualsiasi scena visiva che troviamo davanti ai nostri occhi”, spiega Hodgson.
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K E Y W O R D S
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