E non è soltanto comico, ma quasi commovente questo scontro fra inermi, quest’ira furibonda di due creature mansuete. Ma sono poi veramente tanto mansuete? Quando al giardino zoologico si vedono due aquile, due leoni o due lupi avventarsi l’uno contro l’altro non ci viene neppure in mente di ridere. Eppure quegli animali violenti non possono uscirne peggio di quanto ne escano le due lepri. In generale gli uomini tendono a giudicare gli animali carnivori ed erbivori secondo un criterio morale assolutamente sbagliato. Anche nelle fiabe, come per esempio in ‹Reinecke Fuchs› di Goethe, gli animali sono rappresentati come una comunità paragonabile alla società umana, quasi che «gli animali» appartenessero tutti a una stessa specie, come è effettivamente il caso per gli «uomini». Quindi l’animale che uccide un altro animale viene giudicato come un uomo che uccide un suo simile: se una volpe sbrana una lepre, non la si giudica come si giudicherebbe un cacciatore che sparasse alla lepre per motivi analoghi, ma come si giudicherebbe un guardaboschi che usasse uccidere i contadini friggendoseli poi per cena. E così il «cattivo» animale rapace è bollato come assassino: ma perché poi si parla di animali rapaci e non di animali cacciatori? Già in questa parola c’è un’intonazione antropomorfica e falsamente moralistica. In realtà i concetti di «rapacità» e di «assassinio» possono applicarsi solo a misfatti contro il prossimo, dell’uomo contro i suoi simili. E rispetto ai loro simili la maggior parte degli animali rapaci ha un comportamento non meno «sociale e corretto» di quello dei più innocui erbivori. Davvero? Osserviamo un po’ le cose da vicino.
_____________◊ authp_K_o_n_r_a_d_L_o_r_e_n_z
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_K_L_o_r_e_n_z
◊ authp_L_o_r_e_n_z
◊ cover_L_a_n_e_l_l_o…
◊ cover_L_a_n_e_l_l_o_d_i_R_e_S_a_l_o_m_o_n_e
◊ edit_A_d_e_l_p_h_i
◊ yauth_1_9_4_9, yedit_1_9_4_9, yedit_2_0_0_6
◊ book_quote, lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
[] K. L o r e n z, ‹L’ a n e l l o d i R e S a l o m o n e› (1 9 4 9), A d e l p h i, 2 0 0 6²².
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento