Per dirimere la questione della contaminazione è fondamentale ricorrere alla datazione dei materiali rinvenuti. Purtroppo, questi si trovano al limite dell’intervallo di applicazione della tecnica del radiocarbonio, o carbonio 14.
In quest’ultimo studio, Hublin e colleghi riportano una serie di dati ottenuti con spettroscopia al radiocarbonio su collagene estratto da 40 frammenti ossei ben conservati ritrovati nel sito di Grotte du Renne e su uno scheletro neanderthaliano del sito di Saint-Césaire. I risultati corroborano l’attribuzione dei reperti del Châtelperroniano ai Neanderthal: questa conclusione, in particolare, porta a postdatare i primi resti degli esseri umani moderni in Europa occidentale.
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K E Y W O R D S
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