Tutta la cerimonia dello «zicchettio» è forzatamente connessa con il secondo atteggiamento di minaccia, quello mirante a difendere il posto scelto per il nido. Le taccole non ‹possono› emettere il loro «zic, zic» in nessun’altra posizione. Come tutti gli animali che delimitano un proprio ‹territorio›, anche per le taccole il «possesso» di un territorio si fonda sul fatto che l’uccello, quando è «a casa propria», ha molte più energie per lottare che non quando si trova in suolo straniero. Quindi la taccola che «zicchetta» nella sua cavità ha un grosso vantaggio di partenza nei riguardi di qualunque intruso, e ciò può far da contrappeso anche a notevoli differenze gerarchiche tra i membri della colonia.
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K E Y W O R D S
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[] K. L o r e n z, ‹L’ a n e l l o d i R e S a l o m o n e› (1 9 4 9), A d e l p h i, 2 0 0 6²².
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