Il cammino… • 5.3. Le glaciazioni (7)

  •  T a t t e r s a l l  (1 9 9 8)  •  5.  D i v e n t a r e  u o m i n i  •

Tuttavia è importante osservare che, sebbene durante il Pleistocene i fenomeni di glaciazione fossero confinati alle latitudini più settentrionali, gli effetti delle fluttuazioni climatiche furono globali. L’Europa e l’Asia occidentale erano — e sono tuttora — aree periferiche del Vecchio Mondo, che nel corso del Pleistocene era stato interamente colonizzato dalle popolazioni umane. Ciò non significa affermare che non furono importanti per l’evoluzione umana: le aree periferiche, come abbiamo visto, hanno un ruolo significativo nello scenario evolutivo. Ma l’Europa non fu l’unico palcoscenico sul quale il dramma umano stava svolgendosi: come ho già fatto osservare, è semplicemente il continente riguardo al quale possediamo le testimonianze più precise. Anche l’Africa risentì delle variazioni climatiche e delle loro conseguenze evolutive, e sebbene le testimonianze offerte da quel continente per l’ultimo periodo glaciale siano sporadiche, sembra che gli sviluppi di maggior rilievo dell’evoluzione umana si siano verificati proprio là. Ciononostante è dall’Europa — e, successivamente, dall’Asia occidentale — che giunge la migliore documentazione per questo intervallo di tempo.

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K E Y W O R D S
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[]  I.  T a t t e r s a l l,  ‹I l  c a m m i n o  d e l l’ u o m o›,  B o l l a t i  B o r i n g h i e r i,  2 0 1 1.
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