Probabilmente la nostra visione della loro vita è fortemente condizionata dal fatto che la maggior parte dei siti scavati finora era all’entrata di una grotta o sotto un riparo di roccia. Può darsi che queste fossero le loro sistemazioni preferite, non solo perché offrivano protezione dagli elementi ma perché spesso si trovavano vicino ai luoghi di reperimento della selce di qualità migliore, la materia prima ideale per la fabbricazione di strumenti litici. I siti all’aperto, più suscettibili di distruzione a opera degli agenti naturali e delle attività agricole, hanno attratto attenzione minore, ma man mano che se ne individuano e se ne scavano la nostra visione della vita neandertaliana potrebbe modificarsi. Ciò che sappiamo indica che i Neandertaliani tornavano spesso agli accampamenti ubicati nei luoghi più favorevoli e vi rimanevano per periodi di tempo variabili. La presenza di un focolare è una caratteristica ricorrente in tutti i siti musteriani, e talvolta le buche di palo (e in un sito il calco naturale di un «picchetto da tenda») hanno testimoniato che potevano rendere la propria sistemazione più comoda erigendo un riparo all’interno della grotta. Anzi, molto di recente si è avuta notizia di una struttura neandertaliana eretta molto all’interno rispetto all’imboccatura, e ciò indica indirettamente la disponibilità di qualche forma di illuminazione artificiale.
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K E Y W O R D S
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• _Neandertaliani
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[] I. T a t t e r s a l l, ‹I l c a m m i n o d e l l’ u o m o›, B o l l a t i B o r i n g h i e r i, 2 0 1 1.
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