Stampa (5/6/2012) • Faye, Heidegger… (1)

  •  V a t t i m o  (2 0 1 2)  •  F a y e,  H e i d e g g e r  n o n  e r a  r a z z i s t a  •

Coloro che, come chi scrive, furono scossi e inquietati dal libro di Victor Farias su Heidegger e il nazismo (uscito nel 1987), troveranno in questo, ben più ampio testo di Emmanuel Faye, pubblicato in Francia ormai sette anni fa e ora messo a disposizione dei lettori italiani dall’accurata traduzione di Francesca Arra [a cura di Livia Profeti], molto più numerose ragioni di inquietarsi e interrogarsi. Anche perché Faye utilizza molto materiale documentario che non era ancora accessibile a Farias, specialmente i corsi di lezioni e le conferenze degli anni 1933-44 nel frattempo usciti nell’edizione delle opere complete, e lo integra con una quantità (spesso eccessiva e non esente da qualche rischio di confusione) di riferimenti testuali a opere di altri pensatori dell’epoca (Rothacker, Clauss, Schmitt). Ma soprattutto, la differenza del libro di Faye anche rispetto alle intenzioni di Farias è l’intento, esplicitamente enunciato fin dal titolo del libro, di mostrare che tutta la filosofia di Heidegger non è altro che una trascrizione del nazismo e della sua ideologia razzista e dis-umanista (se possiamo dire così).

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K E Y W O R D S
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