Origine delle specie… • 15. Ricapitolazione e conclusione (a7)

  •  D a r w i n  (1 8 5 9,  1 8 7 2⁶)  •  15.  R i c a p i t o l a z i o n e  e  c o n c l u s i o n e  •  √en

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, le difficoltà che sorgono contro la teoria della discendenza con modificazioni sono assai serie. Tutti gli individui della stessa specie e tutte le specie dello stesso genere, o persino di un più elevato gruppo, discendono da comuni progenitori; e quindi, per quanto distanti e isolati siano i punti del globo su cui essi possano attualmente trovarsi, essi devono, nel corso di generazioni successive, essersi spostati da un solo punto in tutti gli altri. Noi siamo sovente incapaci anche di fare congetture sul come questo può essere avvenuto. Eppure, poiché abbiamo ragione di credere che alcune specie abbiano conservato la stessa forma specifica per periodi molto lunghi di tempo — immensamente lunghi se contati in anni — non dobbiamo attribuire troppa importanza alla grande diffusione occasionale della stessa specie; poiché durante periodi molto lunghi vi sarà sempre stata una possibilità di ampia migrazione con modalità diverse. Una serie spezzata, o interrotta, spesso si può spiegare con l’estinzione della specie nelle regioni intermedie. Non si può negare che è ancora molto grande la nostra ignoranza circa la piena portata dei vari cambiamenti climatici e geografici che si sono verificati sulla terra nei periodi moderni; e tali cambiamenti avranno spesso facilitato la migrazione. Come esempio ho cercato di dimostrare quanto imponente sia stata l’influenza del periodo glaciale sulla distribuzione di una stessa specie e di specie affini nel mondo. Profonda è tuttora la nostra ignoranza dei molti occasionali modi di trasporto. Relativamente alle specie distinte di uno stesso genere che abitano regioni distanti e isolate, poiché il processo di modificazione è stato necessariamente lento, tutti i modi di migrazione saranno stati possibili in un periodo molto lungo; e conseguentemente la difficoltà dell’ampia diffusione delle specie dello stesso genere è in qualche misura attenuata.

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[]  C h.  D a r w i n,  ‹L’ o r i g i n e  d e l l e  s p e c i e›,  B o l l a t i  B o r i n g h i e r i,  2 0 1 5.
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