Come ha ben sintetizzato in una recente intervista Leonardo Ambasciano, la metodologia eliadiana è «epistemologicamente fondata su assunti extra-scientifici (e perciò di facile presa)» e si fonda su un «‹modus operandi› teologico e finalistico», basato «sul collasso dell’approccio etico su quello emico». Eliade propone dunque una sostanziale indistinzione tra il punto di vista dello studioso e quello dei soggetti studiati, legittimando di fatto in ambito accademico «credenze fideistiche ed ideologiche» [9].
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NOTE
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[9]. E. Manera, “L’eredità di Eliade. Intervista a Leonardo Ambasciano”, ‹Doppiozero›, 12 aprile 2017. Si veda, inoltre: L. Ambasciano, ‹Sciamanesimo senza sciamanesimo. Le radici intellettuali del modello sciamanico di Mircea Eliade: evoluzionismo, psicoanalisi, te(le)ologia›, Nuova cultura, Roma 2014.
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