Origine delle specie… • 1.5. Princìpi di selezione… (6)

  •  D a r w i n  (1 8 5 9,  1 8 7 2⁶)  •  1. … v a r i a z i o n e … s t a t o  d o m e s t i c o  •

Si potrebbe obiettare che il principio della selezione è stato messo metodicamente in pratica da non più di tre quarti di secolo; in effetti, solo in tempi recenti si è dedicato maggior interesse all’argomento, sono stati pubblicati molti trattati, e, in corrispondenza di ciò, il risultato è stato proporzionatamente rapido e importante. Ma d’altra parte non è affatto vero che il principio stesso sia una scoperta moderna. Potrei citare opere molto antiche in cui già ne era riconosciuta tutta l’importanza. Durante i periodi barbarici e primitivi della storia d’Inghilterra si importavano spesso animali scelti, e la loro esportazione era vietata da apposite leggi; era obbligatoria la distruzione dei cavalli al di sotto di una determinata misura, provvedimento che può considerarsi analogo all’eliminazione delle piante «cattive» dai vivai. In un’antica enciclopedia cinese ho trovato una chiara formulazione del principio della selezione. Alcuni classici latini stabiliscono regole precise in materia. Da alcuni passi della ‹Genesi› risulta chiaro che già in quel lontano periodo si prestava attenzione al colore degli animali domestici. Attualmente i selvaggi incrociano talvolta i loro cani con cani selvatici per migliorare la razza, e lo facevano anche in passato, come si ricava da certi passi di Plinio. I selvaggi dell’Africa meridionale accoppiano i loro bovini da tiro in base al colore, e lo stesso fanno alcuni esquimesi per i loro tiri di cani. Livingstone riferisce che anche i neri dell’interno dell’Africa, che non hanno alcun rapporto con gli europei, valorizzano considerevolmente le buone razze di animali domestici. Alcuni di questi fatti non dimostrano chiaramente l’esistenza di una vera e propria selezione, ma dimostrano che già nei tempi antichi l’allevamento degli animali domestici fu praticato con cura, ed è attualmente praticato anche dai popoli più selvaggi. Sarebbe infatti veramente strano se non si fosse posta molta attenzione nell’allevamento, dato che l’ereditarietà delle caratteristiche buone e cattive è così evidente.

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K E Y W O R D S
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[]  C h.  D a r w i n,  ‹L’ o r i g i n e  d e l l e  s p e c i e›,  B o l l a t i  B o r i n g h i e r i,  2 0 1 5.
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