Libero arbitrio… • 2.5. Determinismo e possibilità di fare… (10)

  •  D e C a r o  (2 0 0 4)  •  2.  L i b e r t à  e  d e t e r m i n i s m o  •

Per comprendere questa tesi, si può utilmente modificare un famoso esempio di John Austin [41]. Immaginiamo un’atleta, Giulia, che pratica il salto in alto: molte volte Giulia ha superato i due metri, ma altre volte ha fallito. Alla finale delle Olimpiadi, Giulia tenta i due metri, ma non ce la fa. Avrebbe potuto fare altrimenti? Certo, perché in passato l’ha fatto (dunque l’enunciato 1 è vero). Tuttavia, anche in questa occasione Giulia aveva ‹deciso› di saltare i due metri e tuttavia non ce l’ha fatta: dunque, essendo vero l’antecedente e falso il conseguente, l’enunciato condizionale 2 è falso. Perciò, la sua verità non è condizione necessaria della verità dell’enunciato 1, che esprime la possibilità di fare altrimenti.

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N O T E
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[41]. Cfr. Austin (1961).

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K E Y W O R D S
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[]  M.  D e  C a r o,  ‹I l  l i b e r o  a r b i t r i o …›,  L a t e r z a,  2 0 0 4.
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