Questo enunciato vagamente dadaista, però, è a sua volta esposto a controesempi come quello sopra citato (si può immaginare che l’agente 𝐴 si trovi in una condizione psicopatologica che gli impedisce quella metadecisione) e dunque il compatibilista dovrebbe darne un’ulteriore lettura condizionale. Ma ciò ovviamente innescherebbe un regresso all’infinito (da decisioni ad altre decisioni), che ovviamente farebbe fallire il tentativo di fornire una soddisfacente analisi condizionale della possibilità di fare altrimenti.
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K E Y W O R D S
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[] M. D e C a r o, ‹I l l i b e r o a r b i t r i o …›, L a t e r z a, 2 0 0 4.
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