Salto nel vuoto • Casa Ponticelli. Interno notte (XXXIII:14)

▭  •  B e l l o c c h i o  (1 9 8 0)  •  S a l t o  n e l  v u o t o  (s c e n e g g i a t u r a)  •

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14. Totale del corridoio: Sciabola, in toga, canta e avanza in bicicletta.

Sciabola:  … la casa… Bau! Iammanelle, spingula francese… (svolta nel soggiorno, seguito da una panoramica che scopre in PP, di spalle, bambini in camicia da notte che guardano incuriositi) … nu iuorno me ne iette dalla casa… (gira attorno a una poltrona, al centro del soggiorno) …Iammenenne, spingula francese. Iammenenne, spingula francese. Me chiama ’na signora (torna indietro, nel corridoio, rifacendo lo stesso percorso) … Bau! Trase, trase, quante spingule me dai per un turnese… (si ferma al fondo del corridoio e, rivolto agli altri f.c., ripete il ritornello)

Vecchio (f.c.):  Guarda che noi ce n’annamo. Dai, Ruggero; dai, dai!

Ruggero:  E nu momento, Didò!

Sciabola, continuando a cantare, volteggia di nuovo nel corridoio, svolta nel soggiorno, mentre due bambini attraversano il corridoio sul fondo. Altri, nascosti tra le porte in PP, seguono le evoluzioni di Sciabola. Se ne stanno in disparte, spettatori inquieti, ma attratti dalle distruzioni. Sciabola, nello studio, scivola dalla bicicletta e cade a terra. Il vecchio riprende a imprecare in romanesco, sempre più furente per la sua incoscienza. Sciabola gli salta intorno cantando a squarciagola, poi chiude la porta a vetri scorrevole che divide lo studio dal soggiorno.

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K E Y W O R D S
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[]  M.  B e l l o c c h i o,  ‹S a l t o  n e l  v u o t o›,  U n i v.  e c o n.  F e l t r i n e l l i,  1 9 8 0.
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