Neanderthal aveva ottime capacità di comunicazione (altrimenti non ci avrebbe lasciato tutti quei segni di una socialità complessa), ma non sappiamo in realtà come parlasse. Le indagini genetiche indicano che il gene FOXP2, che regola lo sviluppo embrionale di strutture neurali connesse fra l’altro al controllo motorio e all’articolazione del linguaggio, ha la stessa sequenza in ‹H. sapiens› e in Neanderthal (e solo due mutazioni separano il gene umano da quello degli scimpanzé). Ma non basta un gene per parlare: conta anche la struttura complessiva. Secondo Philip Lieberman, in ‹Homo sapiens› si evolse il tratto vocale ad angolo retto: con l’allungamento della sezione verticale (laringe, corde vocali e faringe) che eguaglia in lunghezza la sezione orizzontale (dal palato alle labbra). È questa peculiare conformazione a rendere possibile l’ampia gamma di suoni e la modulazione di tutte le vocali e consonanti delle lingue moderne. In Neanderthal invece la necessità di proteggere la gola fece sì che il collo fosse troppo corto rispetto all’allungamento in orizzontale del cranio. Se fosse vera questa congettura, vorrebbe dire che Neanderthal parlava sì, ma in modo molto nasale e articolando meno vocali e consonanti.
_____________◊ authp_T_e_l_m_o_P_i_e_v_a_n_i
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_T_P_i_e_v_a_n_i
◊ authp_P_i_e_v_a_n_i
◊ cover_H_o_m_o_s_a_p_i_e_n_s_e_a_l_t_r_e_c_a_t_a_s_t_r_o_f_i
◊ cover_H_o_m_o_s_a_p_i_e_n_s
◊ edit_M_e_l_t_e_m_i
◊ (yauth_2_0_0_2) yauth_2_0_1_8, yedit_2_0_1_8
◊ book_quote, lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento