Non è da escludere che la globalizzazione dell’umanità sia avvenuta attraverso diverse ondate successive, secondo un modello ‘“a dispersione multipla” proposto originariamente da Marta Lahr e Robert Foley nel 1994. Queste ondate di dispersione potrebbero essere state così numerose da confondersi, alla fine, con un’espansione continuativa. Secondo dati genetici pubblicati su “Nature” nel settembre del 2016, i marcatori genetici posseduti da tutte le popolazioni non africane attuali sono tipici dell’ultima ondata “Out of Africa”, avvenuta intorno a 60mila anni, anche se forse almeno un’ondata precedente ha lasciato tracce in alcune popolazioni del Pacifico.
Il punto di partenza delle fuoriuscite era forse vicino al sito eritreo di Abdur, datato 125mila anni fa. Costeggiando la penisola arabica e la penisola indiana le popolazioni di ‹Homo sapiens› raggiunsero facilmente l’Asia orientale e l’Indonesia, dove la loro presenza è attestata a partire da 70-60mila anni fa, ma forse anche prima.
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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