Il quadro delle ramificazioni del genere ‹Homo› tra 400mila e 200mila anni fa, cioè agli albori della nostra specie, si è fatto davvero intricato, anche a causa della frammentarietà dei reperti sparsi in tutto il Vecchio Mondo. Reperti spesso difficili da interpretare a causa del loro mix di tratti differenti. Proviamo a fissare i punti fermi.
In Europa, a partire da circa 300mila anni fa, fanno la loro comparsa le prime testimonianze di una nuova specie, dalla corporatura robusta e dalla capacità cranica eccezionale, scoperta per la prima volta nel 1856 nella valle tedesca di Neander e denominata da William King nel 1863 ‹Homo neanderthalensis› (più comunemente “uomo di Neanderthal”, o anche Neanderthal senza acca, cioè “uomo della valle del Neander” secondo la vecchia ortografia tedesca).
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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