In Africa nel frattempo gli ‹H. heidelbergensis› sono già presenti intorno a 600mila anni fa; poi, da circa 350mila anni fa, potrebbero inglobare reperti con tratti pre-sapiens nel cranio e nel palato, una volta attribuiti a forme arcaiche di ‹Homo sapiens›. In Estremo Oriente gli ‹H. heidelbergensis› si avvicinano geograficamente a ‹Homo erectus› intorno a 200mila anni fa (in siti come Dali, in Cina), facendo forse convivere le specie derivanti da due ondate di espansione differenti. Nel frattempo gli ‹Homo erectus›, un tempo considerati nostri antenati diretti e oggi invece reinterpretati come un ramo orientale della prima grande migrazione fuori dall’Africa, proseguono la loro longeva carriera autonoma in Asia e poi più di recente soltanto nel sudest asiatico, a Giava. Qui, nel sito di Trinil, è stato scoperto nel dicembre 2014 che un gruppo di ‹Homo erectus› non soltanto aveva imparato ad aprire senza romperle le conchiglie di un succulento mollusco di acqua dolce e ad affilarle per farne rasoi, ma in almeno un caso le ha incise con motivi geometrici. Si tratta di un comportamento proto-simbolico mai registrato prima in una specie umana così antica.
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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