Il quadro di ciò che circolava in forma umana nel tardo Pleistocene, come ha commentato Svante Pääbo nel 2010, è molto più complesso del previsto. Mentre la nostra specie nasceva in Africa, il mondo pullulava di altre specie umane. Ora infatti allarghiamo il quadro e includiamo l’intera Eurasia. Scoperto del tutto casualmente nel 2003 sull’isola di Flores, in Indonesia, nella grotta di Liang Bua, da antropologi alla ricerca di tracce di antichi popolamenti della nostra specie in rotta verso l’Australia, ‹Homo floresiensis› si è oggi conquistato un posto d’onore come il più bizzarro rappresentante della diversità del genere ‹Homo›.
Non superava di molto il metro di altezza e dunque il suo cervello era proporzionalmente piccolo, eppure possedeva una tecnologia efficiente ed era un ottimo cacciatore. Le dimensioni ridotte e le proporzioni analoghe a quelle di ‹H. erectus› in alcune parti del corpo, seppur rimpicciolite, fanno pensare che si trattasse di una popolazione asiatica di ‹Homo erectus› spintasi fino agli estremi del suo territorio di espansione e rimasta bloccata sull’isola moltissimo tempo prima. Nonostante la provenienza così antica, le datazioni dicono che su Flores questa straordinaria specie pigmea abitò fino a tempi recentissimi: intorno a 50mila anni fa.
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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