Giorgio piange, grida. Rientra in campo, lotta con Ponticelli che, sempre seduto in poltrona, si stringe al petto il pallone. Il bambino cerca invano di portarglielo via.
- Giorgio: Dammelo!
- Ponticelli: Ecco. Ora, basta! (si piega a prendere un tagliacarte con cui buca il pallone; il bambino lotta e urla, poi si chiude le orecchie, come per non sentire lo scoppio, piange. Ponticelli gli mostra il pallone sgonfio) Ecco… così, così la facciamo finita. (il bambino piange più forte e scappa via; Ponticelli gli tira dietro il pallone) Ecco, vai via…
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K E Y W O R D S
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[] M. B e l l o c c h i o, ‹S a l t o n e l v u o t o›, U n i v. e c o n. F e l t r i n e l l i, 1 9 8 0.
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