Manifesto (28/6/2008) • Hannah, Elfride e Martin (6-7)

  •  R o s s a n d a  (2 0 0 8)  •  (H e i d e g g e r  e  l e  d o n n e)  •

Sono uscite adesso in Germania e in Francia le lettere che Martin scrisse a Elfride da quando l’ha conosciuta alla morte - una scelta a cura della nipote di lei Gertrud, chiara nel metodo e nella forma. (Martin Heidegger, ‹Mein liebes Seelcaen!› [sic!] [=Seelchen], 2005 Deutsche Verlags-Anstalt, Monaco; edizione francese, Heidegger, ‹Ma chère petite ame› [sic!] [=âme], Seuil Paris 2008).

Non ci sono censure, non parlano di politica, non giudicano la guerra sono, per dir così, normalmente antisemiti — nazisti ordinari. Ma Elfride appare, dalle lettere di lui e dalle poche note che le accompagnano un’altra, da quella che avevamo pensato — il bel profilo pensieroso, il velo bianco di sposa sui capelli, dolce e composta, quella sulla quale tutta la tribù farà asse. Complicata. Forte. Sofferente.

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K E Y W O R D S
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