Uno spettro che erra sotto ogni sorta di forme, guardato con pari reverenza dai superstiziosi e dai miscredenti: con questa metafora alla fine del Settecento Iacobi descrive la presenza dello spinozismo, che egli considera ateismo, nella Germania del tempo. «In breve: la presenza di un’assenza» commenta nell’introduzione Vittorio Morfino, che con Gianluca Battistel e Filippo Del Lucchese ha curato ‹L’abisso dell’unica sostanza. L’immagine di Spinoza nella prima metà dell’Ottocento tedesco› (Edizioni Quodlibet). Il volume è un’antologia delle valutazioni espresse sul filosofo olandese nell’arco dell’importante trentennio che da Hegel, attraverso Fichte, Schelling, Schopenhauer e Feuerbach, arriva a Marx. Una lettura agile, da cui abbiamo ricavato utili spunti di ricerca sulla cultura di sinistra degli ultimi cinquant’anni della nostra storia.
_____________◊ authp_N_o_e_m_i_G_h_e_t_t_i
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_N_G_h_e_t_t_i
◊ authp_G_h_e_t_t_i
◊ press_art, presshdr_T_e_r_r_a
◊ yauth_2_0_0_9, yedit_2_0_0_9
◊ lantxt_it, hdr_v3
◊ orig_error?
• keywords_da_inserire
_____
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento