Secondo molti paleoantropologi la soluzione dell’enigma sta ancora una volta nella scarsità della documentazione fossile. Essi sperano di trovare prima o poi una serie di testimonianze della presenza continuativa del fuoco addomesticato a partire da un milione e mezzo di anni fa. Tuttavia, mentre gli strumenti litici si susseguono nei siti di differenti forme ominine con una certa continuità, la presenza del fuoco appare stranamente discontinua e difficilmente decifrabile. Non è sempre facile capire se si tratta di focolai intenzionali o di resti di incendi. Forse il fuoco è solo un’invenzione recente e tutti i resti precedenti sono abbagli. D’altronde, non è necessario essere piromani per sopravvivere: gli aborigeni della Tasmania hanno snobbato il fuoco fino a qualche secolo fa.
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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