Perché “leggenda”? Ce lo mostrano uno storico (Shamdasani) e un letterato (Borch-Jacobsen) già autore di numerosi saggi di argomento psicoanalitico, compresa un’ottima monografia su Lacan (trad. it. Einaudi, 1999), aggiornando un lavoro già uscito in Francia sette anni fa e ora pubblicato in una nuova versione in inglese e tradotto in italiano: “una leggenda è una storia pensata per essere ripetuta meccanicamente, in modo quasi inconsapevole, come le vite dei santi recitate nelle preghiere mattutine dei conventi medievali”. Ma non è detto che sia una litania sempre uguale a se stessa. Anzi, la sua vitalità e durata nel tempo consiste proprio nell’avere una “struttura aperta”, capace di adattarsi ai più diversi contesti culturali (della leggenda freudiana ne esistono versioni positiviste, esistenzialiste, ermeneutiche, freudomarxiste, narratologiche, cognitiviste, strutturaliste, femministe, decostruzioniste, fenomenologiche e oggi anche neuroscientifiche), pur di mantenere, però, la sua identità nell’idea che la creazione di Freud sia stata un evento senza precedenti e un’acquisizione irreversibile. [⇒]
_____________◊ authp_P_a_g_n_i_n_i
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_A_P_a_g_n_i_n_i
◊ authp_A_l_e_s_s_a_n_d_r_o_P_a_g_n_i_n_i
◊ press_art, presshdr_S_o_l_e_2_4_o_r_e
◊ presshdr_S_o_l_e_D_o_m_e_n_i_c_a
◊ yauth_2_0_1_3, yedit_2_0_1_3
◊ lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento