Il cammino… • 2.4. Costruzione e uso di strumenti (3)

  •  T a t t e r s a l l  (1 9 9 8)  •  2.4.  C o s t r u z i o n e  e  u s o  d i  s t r u m e n t i  •

Non contenti, gli sperimentatori aumentarono leggermente la difficoltà del problema. Sulla superficie inferiore del tubo trasparente venne ricavata una cavità in cui l’arachide, se spinta nella direzione sbagliata, sarebbe caduta, dopo di che il cebo non avrebbe più potuto recuperarla. Solo uno dei numerosi soggetti superò questa prova, e non mancò mai di spingere la nocciolina lontano dalla trappola facendola poi uscire dall’estremità opposta del tubo. Ma era evidente che anche questo individuo non aveva compreso il significato della trappola in sé. Infatti quando il tubo venne ruotato in modo che la cavità si trovasse in alto e l’arachide non vi potesse più cadere dentro, l’unico cebo che aveva superato il test continuava a spingere la nocciolina nella direzione che in precedenza si era rivelata giusta, anche quando ciò significava spingerla molto più lontano. La scimmia, dunque, non aveva compreso il vero e proprio significato della trappola. Sintetizzando tutte queste osservazioni, sembra che i cebi fossero piuttosto bravi nell’apprendimento per tentativi ed errori, ma che sostanzialmente non padroneggiassero i termini del problema. In altre parole, nell’utilizzare gli strumenti di cui disponevano non avevano dimostrato di comprendere pienamente i rapporti di causa ed effetto.

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K E Y W O R D S
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[]  I.  T a t t e r s a l l,  ‹I l  c a m m i n o  d e l l’ u o m o›,  B o l l a t i  B o r i n g h i e r i,  2 0 1 1.
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