L’importanza della teoria della speciazione allopatrica fu ben presto riconosciuta anche in ambito paleoantropologico. Alcuni paleontologi cominciarono a ipotizzare una corrispondenza diretta fra le alterazioni climatiche e la diversificazione delle specie nella nostra famiglia. La teoria della speciazione allopatrica, privilegiando i meccanismi “orizzontali” (cioè ecologici, geografici e climatici) che producono le speciazioni, diede un supporto teorico a queste ricerche.
Noteremo più avanti che in almeno tre occasioni cruciali l’aumento dell’instabilità climatica coincise con le fasi di massima diversificazione della sotto-famiglia ominina e che alcune biforcazioni cruciali dell’evoluzione umana sono state introdotte proprio da cambiamenti climatici imprevedibili. La storia naturale dell’umanità sarebbe dunque caratterizzata da una stretta coevoluzione fra le specie biologiche e le nicchie ambientali diversificate alle quali esse si sono di volta in volta adattate.
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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