Homo sapiens… • 3.4. I robusti: un quarto genere… (2)

▢  •  P i e v a n i  (2 0 1 8)  •  3.4.  … u n  q u a r t o  g e n e r e  d i  o m i n i n i  •

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Il tentativo di distinguere un ramo principale dai binari morti che non hanno fatto la storia del nostro successo divenne sempre più difficile. I binari morti divennero troppo numerosi, soprattutto riguardo alle versioni “robuste” di ominini. Si è già detto che durante gli scavi nella gola di Olduvai Louis e Mary Leakey avevano scoperto, negli anni Sessanta, una forma orientale di ‹Australopithecus robustus›, strettamente imparentata a esso, datata 1,8 milioni di anni fa e definita prima ‹Zinjanthropus boisei› (dal nome del finanziatore dello scavo) e poi ‹Australopithecus boisei›. Il cranio di ‹boisei› apparve subito estremamente robusto, con una cresta sagittale sulla volta cranica molto accentuata, per sostenere i muscoli dell’apparato masticatore, e una fortissima dentatura. Molto tempo dopo, nel 1985, il figlio Richard liberava dal terreno un cranio ben conservato di una forma robusta che aveva vissuto 2 milioni e mezzo di anni fa nei pressi del lago Turkana, soprannominato “black skull”.

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K E Y W O R D S
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[]  T.  P i e v a n i,  ‹H o m o  s a p i e n s  e  a l t r e  c a t a s t o f i›,  M e l t e m i,  2 0 1 8³  (r i v.).
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