In conclusione, sul piano tassonomico in questa fase evolutiva si attesta addirittura una convivenza di specie sparpagliate fra almeno tre generi diversi. Nel susseguirsi di ramificazioni e di bivi adattativi che compongono il nostro mosaico evolutivo degli ultimi sei milioni di anni, sembra non essere proprio mai successo che il vessillo dell’umanità fosse eroicamente imbracciato da una specie solitaria.
Il conto complessivo ci dice che siamo arrivati finora a undici specie ominine, divise in tre generi. Ma i più attenti ricorderanno che abbiamo citato anche altre forme scoperte negli anni Settanta del secolo scorso, chiamate ‹robustus› e ‹boisei›. Che fine hanno fatto?
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K E Y W O R D S
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[] T. P i e v a n i, ‹H o m o s a p i e n s e a l t r e c a t a s t o f i›, M e l t e m i, 2 0 1 8³ (r i v.).
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