Homo sapiens… • 2.4. Un animaletto chiamato purgatorio (4-5)

▢  •  P i e v a n i  (2 0 1 8)  •  2.4.  U n  a n i m a l e t t o  c h i a m a t o  p u r g a t o r i o  •

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Mentre il clima planetario volgeva al freddo, il continente africano fu interessato da un altro evento naturale, di origine geologica, dalle proporzioni enormi. La Rift Valley, sotto la spinta congiunta della placca africana e della placca indiana, sprofondò progressivamente creando una lunghissima frattura della crosta terrestre che ancora oggi taglia in due il continente dal Mar Rosso all’Africa meridionale. A partire da 10 milioni di anni fa si creò dunque una gigantesca barriera geografica latitudinale, lunga più di seimila chilometri e profonda migliaia di metri nel lago Tanganika, che separa l’Africa occidentale dall’Africa orientale.

I rilievi che nacquero ai bordi della spaccatura bloccarono le precipitazioni provenienti dalla fascia atlantica e il clima africano ne venne sconvolto. Mentre nelle regioni occidentali perdurò il clima umido e piovoso delle regioni equatoriali e tropicali, nella striscia rimasta progressivamente isolata a est il clima diventò sempre più secco: la foresta cominciò a ritirarsi e la vegetazione cambiò. La Great Rift Valley produsse dunque una maggiore varietà di habitat in Africa: la fitta foresta pluviale a ovest, gli imponenti altipiani dell’Etiopia e del Kenya, le valli desertiche e le praterie erbose a est.

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K E Y W O R D S
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[]  T.  P i e v a n i,  ‹H o m o  s a p i e n s  e  a l t r e  c a t a s t o f i›,  M e l t e m i,  2 0 1 8³  (r i v.).
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