«La psicoanalisi è stata sempre una realtà borghese di repressione e mistificazione»? La domanda è antica e ha purtroppo attraversato la cultura italiana prendendo fiato dalle diverse, ma non meno rigide, posizioni dell’idealismo e del fascismo, e trovando stabile statuto in alcuni settori del nostro marxismo. Da almeno un decennio, però, sembrava un interrogativo dimenticato o accantonato con vergogna.
Che senso ha, allora, ritrovare oggi immutata — e con uno spazio e un risalto non consueti — sulle pagine del più diffuso giornale della nuova sinistra, la stessa domanda? L’occasione è offerta da quella che a ‹Lotta Continua› appare come una rassicurante innovazione «una novità della teoria, una diversità del metodo e della prassi», tanto da poter affrontare, senza pericolo di cedimenti ideologici, un discorso su quello «strumento borghese» che sarebbe la psicoanalisi.
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K E Y W O R D S
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