Nel 1974, prossimo all’espulsione dalla Società Psicoanalitica Italiana, Fagioli, attorniato da alcuni fedeli — tra cui Antonello Armando, discepolo prediletto e, per mezzo della casa editrice paterna, «sponsor» editoriale del Maestro — si offre sul mercato della sinistra con una serie di lettere e interventi pubblicati sul ‹Manifesto›, firmati con uno pseudonimo (buon esordio per un ricercatore della «verità») e infarciti di parole d’ordine e slogan pseudo-analitici adattati ai temi allora obbligatori della sinistra: necessità della socializzazione della psicoanalisi, della sua moltiplicazione e diffusione sul «territorio», e altri rumori di fondo.
Nel frattempo, in numerose componenti del movimento, andava tramontando la grande stagione ideologica e si manifestava un nuovo atteggiamento nei confronti di tematiche e problemi riguardanti l’individuo, le sue aspettative, i suoi bisogni, e — soprattutto — l’immediata realizzazione dei medesimi. L’esigenza di vivere meglio nell’«oggi», di «stare bene», di avere «tutto e subito» comincia ad accompagnarsi al rifiuto di rinunce e sacrifici individuali, tradizionalmente finalizzati a un momento risolutivo (rivoluzione, presa del potere, ecc.) che avrebbe, con la liberazione collettiva, reso automaticamente libero l’individuo.
_____________◊ authp_S_t_e_f_a_n_i_a_R_o_s_s_i_n_i
K E Y W O R D S
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_S_R_o_s_s_i_n_i
◊ authp_R_o_s_s_i_n_i
◊ press_art, presshdr_M_e_s_s_a_g_g_e_r_o
◊ yauth_1_9_7_9, yedit_1_9_7_9
◊ lantxt_it, hdr_v3
• keywords_da_inserire
_____
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento