Che in Chateaubriand la posizione anticirilliana e contraria al cristianesimo «rivoluzionario» delle origini nasca dall’attualità del suo tempo, e cioè dalla riprovazione delle stragi rivoluzionarie, è argomentato da Gajeri, cit., pp. 89-92.
Inoltre, lo stupore che si prova dinanzi alla posizione di Chateaubriand su Ipazia è in realtà puramente formale, considerando che in origine i suoi ‹Martyrs› erano stati concepiti per celebrare il paganesimo.
La menzione dell’assassinio di Ipazia come esempio di barbarie può leggersi in F.R. de Chateaubriand, ‹Génie du christianisme›, Gallimard, Bibliothèque de la Pléïade [=Pléiade? 𝑁.𝑑.𝐸.𝑊.], Paris 1978, p. 552.
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