LibriOggi (giugno 1978) • Risponde Massimo Fagioli (d1·r8-9)

  •  L i b r i O g g i  (1 9 7 8)  •  ‹i n t e r v i s t a  c o n  M a s s i m o  F a g i o l i›  •

Mi sembra evidente come sia assurdo ritenere che si possa costruire un discorso psicoanalitico ignorando l’aggressività umana che, in termini analitici, non può essere neppure limitata alla considerazione del sadismo, della rabbia, della distruzione materiale di uomini e cose. Questa la grande scoperta di Freud dopo più di vent’anni di psicoanalisi, il sadismo! La scoperta di quanto gli uomini sanno da quando sono sulla faccia della terra!

L’aggressività umana, proprio perché umana e non animale, comprende due dimensioni più latenti, aldilà del sadismo, che sono appunto le pulsioni di annullamento e di negazione. La distruzione della mente umana fa capo, in primo luogo, a queste due pulsioni, e quindi un metodo analitico deve partire dalla scoperta e dall’analisi di esse in tutte le varie dinamiche con le quali si presentano nei rapporti interumani e nella cultura dominante. Freud? Non le ha non solo pensate ma neppure supposte o ipotizzate.

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K E Y W O R D S
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