Origine delle specie… • 15. Ricapitolazione e conclusione (c25)

  •  D a r w i n  (1 8 5 9,  1 8 7 2⁶)  •  15.  R i c a p i t o l a z i o n e  e  c o n c l u s i o n e  •  √en

Come documento di uno stato di cose passato, ho conservato, nei precedenti paragrafi e altrove, diverse frasi che implicano che i naturalisti credono nella creazione separata di ogni specie; e sono stato molto biasimato per essermi io stesso espresso in tal modo. Ma indubbiamente quella era la generale credenza quando uscì la prima edizione di quest’opera. Precedentemente avevo discusso con molti naturalisti sul problema dell’evoluzione, ma nemmeno una volta avevo trovato comprensione e consenso da parte loro. È probabile che allora alcuni credessero nell’evoluzione, ma essi o tacevano o si esprimevano in modo così ambiguo che non era facile capire il significato di quel che dicevano. Oggi la situazione è completamente cambiata, e il grande principio dell’evoluzione è ammesso da quasi tutti i naturalisti. Ce ne sono ancora, tuttavia, alcuni i quali credono che le specie abbiano improvvisamente generato, con mezzi del tutto inspiegati, forme nuove e totalmente differenti: ma, come ho cercato di dimostrare, all’ammissione di grandi e improvvise modificazioni si possono opporre prove schiaccianti. Da un punto di vista scientifico e come guida a ulteriori indagini, si fa poca strada col credere che forme nuove si siano improvvisamente sviluppate in modo inesplicabile da forme antiche e molto diverse, secondo l’antica credenza della creazione di specie dalla polvere della terra.

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[]  C h.  D a r w i n,  ‹L’ o r i g i n e  d e l l e  s p e c i e›,  B o l l a t i  B o r i n g h i e r i,  2 0 1 5.
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