Attacco… • 4.10. L’esistenzialismo e l’arte dei folli (2)

  •  M a g g i o r e l l i  (2 0 1 7)  •  4.  … d e l l’ a r t e  c o n t e m p o r a n e a  •

Un’altra figura chiave fu Karl Jaspers che in ‹Psicologia delle visioni del mondo› (1919) [23] arrivò a dire che la pazzia non sarebbe malattia ma una forma di esistenza particolare. E qui il pensiero corre a Freud che, insieme a Jaspers, ha contribuito fortemente ad alimentare il perverso binomio genio e pazzia che vediamo all’opera ancora oggi, non solo nel mondo dell’arte del Novecento. Un analogo modo di pensare nel 1921 portò lo psichiatra svizzero Walter Morgenthaler a dire che le allucinazioni di Adolf Wölfli, pedofilo affetto da schizofrenia, potevano essere lette come capolavori universali. L’anno dopo, Karl Jaspers scrisse in un saggio su Vincent van Gogh che «la produttività della malattia mentale» [24] liberò in lui forze che prima erano inibite, determinando un plus di creatività e di capacità espressiva. In questo modo negando completamente la fantasia di quest’artista che ci ha lasciato capolavori universali. Ciò che Jaspers esprimeva era un pensiero del tutto errato che la psichiatria moderna ha demolito, ma che ha inspiegabilmente esercitato una forte attrattiva sul mondo dell’arte ed è in qualche modo entrato nella mentalità comune. In quello stesso anno, il 1922, lo psichiatra Hans Prinzhorn (che la mostra ‹Arte, genio, follia› curata da Sgarbi nel 2009 a Siena esaltava come lo scopritore di «un’arte autentica nelle opere di maestri schizofrenici, facendone nuovo paradigma estetico» [25]) pubblicava ‹L’attività plastica dei malati mentali›, dopo aver studiato i disegni dei malati di mente nella clinica psichiatrica tedesca di Heidelberg. Autore de ‹L’arte dei folli›, Prinzhorn sostenne che i disegni degli schizofrenici trasmettono un senso di inquietudine, proprio come le opere degli espressionisti.

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NOTE
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[23]. Cfr. G. Stanghellini, T. Fuchs, a cura di, ‹Cent’anni di ‹Psicopatologia generale› di Karl Jaspers›, L’Asino d’oro edizioni, Roma 2016.

[24]. K. Jaspers, ‹Genio e follia›, Raffaello Cortina, Milano 2001, pp. 135-176.

[25]. S. Maggiorelli, ‹Arte e psichiatria, un incontro mancato›, in “Left”, 3, 29 gennaio 2009. La mostra curata da V. Sgarbi, ‹Arte, genio, follia. Il giorno e la notte dell’artista›, si è tenuta dal 31 gennaio al 25 maggio 2009 nel complesso di Santa Maria della Scala a Siena, catalogo Mazzotta.

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[]  S.  M a g g i o r e l l i,  ‹A t t a c c o  a l l’ a r t e›,  L’ A s i n o  d’ o r o,  2 0 1 7.
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