Attacco… • 4.13. Postmoderno senza inconscio (6-7)

  •  M a g g i o r e l l i  (2 0 1 7)  •  4.  … d e l l’ a r t e  c o n t e m p o r a n e a  •

Il freddo minimalismo degli anni Ottanta è diventato manierismo, ‹trompe-l’oeil›, costruzione di realtà fittizie, doppioni, mondi artificiali, confezionati in formato gigante da archistar.

Contro l’estetica della ‹Bigness›, contro l’architettura ridotta a marketing, che sovrasta il contesto, che prolifera come deriva delirante della postmetropoli, si è espresso in maniera sferzante ed efficace un architetto di scuola tenacemente modernista come Vittorio Gregotti (‹Contro la fine dell’architettura›, 2008, ‹Architettura e postmetropoli›, 2011 ecc.), denunciando in particolare la deterritorializzazione e la fine dell’urbanistica in città dalle mappe sempre più caotiche e illeggibili, in cui ‘non luoghi’ come centri commerciali e outlet sono i maggiori punti di attrazione.

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[]  S.  M a g g i o r e l l i,  ‹A t t a c c o  a l l’ a r t e›,  L’ A s i n o  d’ o r o,  2 0 1 7.
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