Questa sua dolorosa vicenda spinge ad andare più a fondo nel cercare l’origine del falso nesso fra arte e pazzia. In cerca di una risposta ho tirato fuori dalla libreria un classico: ‹Nati sotto Saturno› (1963) di Rudolf e Margot Wittkower. I due storici dell’arte spiegano che la ‘follia’, intesa come malinconia, cominciò a essere il segno distintivo degli artisti nel Rinascimento, quando finalmente conquistavano una nuova immagine pubblica e un riconosciuto status sociale. La malinconia divenne il mood tipico dell’artista e del poeta. «Prima dell’Ottocento», si legge in ‹Nati sotto Saturno›, «non c’è scrittore che considerasse l’insanità mentale come una concomitanza del genio». E «non fu la malattia mentale a innalzare artisti come Van der Gros o Van Gogh nella sfera della tensione drammatica e del genio».
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[] S. M a g g i o r e l l i, ‹A t t a c c o a l l’ a r t e›, L’ A s i n o d’ o r o, 2 0 1 7.
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