Libero arbitrio… • 3.2. L’illusione della libertà (1)

  •  D e C a r o  (2 0 0 4)  •  3.  L i b e r t à  e  s c e t t i c i s m o  •

Le tesi di Nagel, van Inwagen e McGinn hanno un indubbio carattere scettico: tuttavia va notato che lo scetticismo di questi autori non ha senso ontologico, ma epistemico. Essi — quasi riprendessero il celebre «ignorabimus» di Du Bois-Reymond — non affermano, infatti, che noi non siamo liberi e neppure dubitano della nostra libertà; piuttosto, sostengono che la questione del libero arbitrio è, almeno per noi, irresolubile. La ragione di ciò è che le nostre più radicate intuizioni in materia contraddicono quanto sappiamo del mondo e anche quanto, plausibilmente, potremo ‹mai› arrivare a sapere. Nondimeno, secondo questi autori, l’intuizione della libertà è condizione ineliminabile dei giudizi morali, delle nostre attribuzioni di senso ad attività come la riflessione e la deliberazione, di pratiche sociali essenziali come la punizione o la lode e perfino delle imputazioni di razionalità agli agenti [12]. Per questo, secondo Nagel, van Inwagen e McGinn, l’intuizione della libertà va presa sul serio: «Non è certo che noi tutti, come hanno sostenuto gli esistenzialisti, siamo condannati a credere che ‹sappiamo› di essere liberi» [13]. Tale intuizione, per quanto nitida, è però in contraddizione con gli argomenti contro il compatibilismo e il libertarismo, i quali presi congiuntamente sembrano ‹provare› che la libertà è impossibile. Da una parte, abbiamo dunque buone ragioni per pensare che non siamo liberi; dall’altra parte, l’idea della libertà è per noi irrinunciabile. Per questo, nota van Inwagen, la questione del libero arbitrio è un mistero insondabile: «Il libero arbitrio sembra […] essere impossibile. Ma sembra anche che il libero arbitrio esista. Perciò l’impossibile sembra esistere» [14].

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N O T E
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[12]. Cfr. Nagel (1986, cap. 7) e Korsgaard (1996).

[13]. Van Inwagen (1998, p. 172). Per una difesa della tesi secondo la quale la negazione del libero arbitrio sarebbe contraddittoria, cfr. van Inwagen (1983, pp. 160-161).

[14]. Van Inwagen (2000, p. 11).

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K E Y W O R D S
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[]  M.  D e  C a r o,  ‹I l  l i b e r o  a r b i t r i o …›,  L a t e r z a,  2 0 0 4.
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