In quali condizioni diremmo che l’attribuzione di responsabilità morale ad un agente è giustificata? Due sembrano essere le condizioni fondamentali: primo, che l’agente abbia agito consapevolmente; secondo, che non sia stato costretto a compiere quell’azione. Nei casi in cui, per ignoranza o coercizione, almeno una di queste due condizioni non si verifica, l’agente può essere esonerato dall’imputazione di responsabilità morale. Così, se un agente ignora che una certa azione è moralmente biasimevole o se qualcuno lo induce, con le minacce o la violenza, a compiere un’azione riprovevole, allora quell’agente è in genere scusato.
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K E Y W O R D S
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[] M. D e C a r o, ‹I l l i b e r o a r b i t r i o …›, L a t e r z a, 2 0 0 4.
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