Salto nel vuoto • Colloquio… (d13)

  •  B e l l o c c h i o  (1 9 8 0)  •  C o l l o q u i o  c o n  M a r c o  B e l l o c c h i o  •

•  Si sente nel film come un rapporto nello stesso tempo pieno e difficile. Si ha come l’impressione che esso abbia un senso quasi terapeutico, e d’altra parte che tra l’idea e la messa in scena ci siano state una serie di operazioni che hanno funzionato e come filtro e come mascheramento, che agiscono verso una presa di distanza, un’oggettivazione delle ossessioni che il film contiene.

Non è che, quando ho fatto, girato, montato il film, abbia voluto di volta in volta frapporre filtri e non abbandonarmi. È un film che ho “vissuto” sul piano dell’impegno personale. Che, però, esigeva, nella composizione, una scelta rigorosa di linguaggio. È un film fatto di niente, senza fatti. È un film mormorato, detto a mezza voce. Non ha “larghi”. Procede secondo dei tempi dilatati che, purtroppo nel senso del risultato commerciale, sono dei tempi anti-spettacolari al massimo. Anti-televisivi. Fuori della convenzione di un certo modo di fare cinema. Il che irrita anche un certo pubblico (ma è un buon segno, significa che qualcosa si “muove”). Bisogna saper decifrare i piccoli segni, i piccoli mutamenti che mi interessano; era anche un fatto di forma. Non c’è, in questo, nulla di più diverso da ‹Qualcuno volò sul nido del cuculo›, che propone un discorso dove i cattivi psichiatri sono ancora organicisti e i matti hanno ragione, ma devono per forza perdere e morire. L’indiano scappa, ma dove? Verrà subito ripreso e lobotomizzato anche lui. Personalmente, lo sento come un risultato estremamente positivo, frutto di un rapporto pieno. Totale, anche nel senso della responsabilità personale. In passato, finite le riprese, provavo una specie di naturale repulsione. Sino ad accettare una parziale manipolazione da parte di altri. Il caso più costante è stato il mio rapporto sempre ambivalente con Silvano Agosti, magistrale “editore”, ma con la tentazione di appropriarsi del lavoro altrui, e io di esserne complice.

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K E Y W O R D S
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• Qualcuno_volò_sul_nido_del_cuculo (‹Qualcuno volò sul nido del cuculo›)
• Silvano_Agosti (Silvano Agosti)

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[]  M.  B e l l o c c h i o,  ‹S a l t o  n e l  v u o t o›,  U n i v.  e c o n.  F e l t r i n e l l i,  1 9 8 0.
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