In primo luogo, come si vedrà, il livello di sofisticazione con la quale le suddette opzioni teoriche sono state esplorate negli ultimi decenni è assai superiore a quello del passato. In secondo luogo, è molto migliorata la comprensione di alcuni nodi concettuali essenziali (come il nesso libertà-responsabilità, il significato della ‘possibilità di fare altrimenti’, i diversi tipi di causalità). Inoltre gli apporti della filosofia della scienza e della filosofia della mente hanno modificato sostanzialmente il modo in cui si discute di determinismo, indeterminismo e causazione mentale. Infine, recentemente sono stati proposti argomenti originali — come il celebre ‹Consequence Argument›, l’arma più tagliente contro il compatibilismo, su cui tornerò nel secondo capitolo — che hanno fatto progredire notevolmente la discussione, anche se (va detto) non necessariamente ci hanno portato più vicino a una soddisfacente soluzione della controversia. Possiamo dunque dire che la discussione contemporanea ha quantomeno migliorato di molto la nostra comprensione del problema del libero arbitrio.
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K E Y W O R D S
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[] M. D e C a r o, ‹I l l i b e r o a r b i t r i o …›, L a t e r z a, 2 0 0 4.
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