• Alcuni sostengono che questo non è un momento di morte del cinema, come ormai si teorizza, ma invece di crisi irreversibile di un modello, quello fondato sulla serie produzione/fiction/sale che è stato tanto egemone da porsi come unico. Nello stesso tempo, si aprono altri spazi, altre committenze, altri luoghi di produzione, con un consumo di cinema mai così ampio come oggi. Tu hai intenzione di proseguire esperienze tipo ‹Matti da slegare›?
Io preferisco partire da un’idea. Dopo affronto il modo di produrla. Certo sono aperto ad altre esperienze. Di committenza pubblica. A produrre me stesso… Però, senza quel fanatismo che diventa astratto. D’altra parte, se quel modello sta vivendo una profonda trasformazione, bisogna stare attenti a decretarne la morte in maniera troppo spiccia. Poi, la storia del cinema è fatta anche di occasioni, “avventure” personali… È invece necessario avere in sé chiaro il senso del limite, del compromesso: usare ma non farsi distruggere.
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K E Y W O R D S
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• Matti_da_slegare (‹Matti da slegare›)
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[] M. B e l l o c c h i o, ‹S a l t o n e l v u o t o›, U n i v. e c o n. F e l t r i n e l l i, 1 9 8 0.
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