In secondo luogo, il determinismo causale può essere visto come una tesi ‹ontologica› (una tesi, cioè, su come è fatto il mondo), oppure come una tesi ‹epistemologica› (ossia come una tesi empirica, risultato dell’esperienza osservativa) [28]. Nella discussione sul libero arbitrio, tuttavia, ciò che è interessante è il rapporto della libertà con la realtà, non con la ‹nostra› conoscenza della libertà [sic!=realtà?]: ad esempio, che la libertà sia compatibile o meno con la necessitazione degli eventi è questione che dipende dal modo in cui la realtà è strutturata, non dal nostro modo di conoscerla. Pertanto, qui ci interesseremo soltanto del determinismo nel senso ontologico.
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N O T E
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[28]. Cfr. Flanagan (2002, p. 120).
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K E Y W O R D S
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[] M. D e C a r o, ‹I l l i b e r o a r b i t r i o …›, L a t e r z a, 2 0 0 4.
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