Nell’ambito della violenza sacrificale il richiamo alla volontà divina, espresso tramite divinazione o oracolo, costituisce un’eccezione, dove la regola è il sacrificio prescritto secondo una routine stabilita. Il senso del sacrificio è la comunicazione: l’offerta votiva è infatti il mezzo preferito per venire a contatto con il mondo divino. Nelle culture della divinazione (per esempio la Mesopotamia, la Grecia e Roma) il sacrificio animale non serviva ad adempiere la volontà divina, bensì a conoscerla. Ma in generale i riti sacrificali servivano a influenzare positivamente o, per dirla con il linguaggio religioso, a cercare una «riconciliazione» con il mondo divino tramite la creazione di un’armonia simbiotica tra il mondo degli dèi e quello degli uomini, tra il cosmo e la società, sulla base di codici comunicativi all’interno dei quali l’uccisione rappresenta una delle unità comunicative più efficaci e importanti. Abbiamo qui a che fare con la violenza in un quadro comunicativo, e non con la violenza come opposto della comunicazione, per cui ci si potrebbe chiedere se si possa addirittura parlare di violenza. L’‹Homo necans› non è un individuo violento, anzi è un sacerdote che per comunicare con l’altro mondo si serve dell’uccisione come di un mezzo prescritto.
__________◊ authp_J_a_n_A_s_s_m_a_n_n
KEYWORDS
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯
◊ authp_J_A_s_s_m_a_n_n
◊ authp_A_s_s_m_a_n_n
◊ cover_N_o_n_a_v_r_a_i_a_l_t_r_o_d_i_o
◊ cover_N_o_n_a_v_r_a_i
◊ edit_i_l_M_u_l_i_n_o
◊ edit_M_u_l_i_n_o
◊ yauth_2_0_0_6, yedit_2_0_0_7
◊ book_quote, lantxt_it, hdr_v2
• keywords_da_inserire
_____
[] J. A s s m a n n, ‹N o n a v r a i a l t r o d i o› (2 0 0 6), i l M u l i n o, 2 0 0 7.
¯¯¯¯¯
Nessun commento:
Posta un commento