Copernico • 1. Complessità del problema interpretativo (12…)

  •  B a r o n e  (1 9 7 7)  •  O p e r e  d i  N i c o l a  C o p e r n i c o  •  I n t r o d u z i o n e  • 

Un esempio analogo è dato dalla disputa circa la «semplicità» del sistema copernicano, una disputa favorita forse dallo stesso Copernico che vide nella maggior semplicità la superiorità del proprio sistema rispetto a quello tolemaico. E gli è stata fatale la chiusa del suo giovanile ‹Commentariolus› in cui, quasi trionfalmente, esclama: «Così pertanto bastano in generale 34 cerchi coi quali spiegare l’intera costruzione del mondo e tutta la danza degli astri». È abbastanza agevole fare il conto [22] dei «cerchi» (cioè degli epicicli e dei deferenti) del ‹Commentariolus› e del ‹De Revolutionibus› per concludere che se già nello scritto giovanile — quando si tenga conto della precessione degli equinozi, del moto degli apsidi e dei nodi lunari — i cerchi sono 38, nel ‹De Revolutionibus› essi assommano nientemeno che a 48, sicché è piccolo il risparmio rispetto all’‹Almagesto› di Tolomeo o si ha addirittura un aumento rispetto ad alcune esposizioni semplificate come il ‹Theoricae novae planetarum› del Peurbach [23]. Ma tutto ciò non giustifica le svalutazioni del lavoro di Copernico, i giudizi che «il suo sistema non va d’accordo con i fenomeni più di quello tolemaico» [24] e che non fa fare un passo all’astronomia oltre Tolomeo, dal momento che non risolve il «grande problema» dell’astronomia: «calcolare per ogni istante il luogo di un corpo celeste con la stessa precisione con cui lo si può osservare» [25].   [⇒]

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NOTE
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[22]. Cfr. A. Koestler, ‹The Sleepwalkers› cit., pp. 579-80, nota 9.

[23]. Ivi, p. 580, nota 11.

[24]. A. Koyré, Introduzione a Copernic, ‹Des révolutions› cit., p. XIII.

[25]. Cfr. E.F. Apelt, ‹Die Reformation der Sternkunde›, Jena, 1852, p. 154. Ma questo tema della mancanza di semplicità ed efficienza del sistema copernicano è tema molto diffuso: si veda per es. anche E. Zinner, ‹Entstehung und Ausbreitung der coppernicanischen Lehre›, in «Sitzungsberichte der phys.-med. Societät zu Erlangen», LXXIV, 1943, pp. 216 segg.

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[]  F.  B a r o n e  (a  c u r a  d i),  ‹O p e r e  d i  N i c o l a  C o p e r n i c o›,  U T E T,  1 9 7 9.
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