Copernico • 2. La formazione… e la Scuola di Cracovia (16…)

  •  B a r o n e  (1 9 7 7)  •  O p e r e  d i  N i c o l a  C o p e r n i c o  •  I n t r o d u z i o n e  • 

Nella storiografia, e soprattutto in quella della scienza, vi sono due miti imparentati ed egualmente pericolosi perché trasformano l’utile ricerca sulle fonti e sulle «atmosfere culturali» in un uso unilaterale di categorie: il mito della «continuità» e il mito delle «anticipazioni». Se non ci si lascia affascinare da essi il rapporto di Copernico con la scuola di Cracovia può essere visto in una prospettiva meno deformante. Egli trovò in essa spunti preparatori e di allenamento intellettuale, ma non rimase nella loro mera continuità. Come è stato osservato circa il tema oresmiano della rotazione terrestre, «la frattura tra la spiegazione cosmologica e la predizione astronomica permetteva agli studiosi di esplorare quelle alternative astronomiche sempre più nei particolari, nonostante le sospette accentuazioni cosmologiche. Senza tali esplorazioni — senza vedere le maniere efficienti in cui queste “alternative” rendevano conto dei fenomeni celesti — non avrebbero mai potuto essere intrapresi i brillanti progetti dello stesso Copernico alla fine del Medioevo» [61]. Questa osservazione può essere applicata anche a tutti gli altri temi culturali che Copernico trovò a Cracovia e, negli anni seguenti, in Italia, allorché venne in contatto diretto con quelle sorgenti del pensiero rinascimentale i cui echi già gli erano giunti in Polonia: il materiale per la costruzione era in gran parte pronto, ma mancava — e qui fu il salto copernicano — il progetto di essa. Con un’immagine molto efficace Hans Blumenberg ha intitolato [62] la seconda parte della sua ‹Genesis der kopernikanischen Welt› — in cui prende in esame i «precorrimenti» — «Apertura della possibilità di un Copernico» (‹Eröffnung der Möglichkeit eines Kopernikus›).   [⇒]

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NOTE
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[61]. Norwood Russell Hanson, ‹Constellations and Conjectures›, ed. by W.C. Humphreys Jr, Dordrecht-Boston, 1973, p. 163-4.

[62]. H. Blumenberg, ‹Die Genesis der Kopernikanischen Welt› cit., p. 147.

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[]  F.  B a r o n e  (a  c u r a  d i),  ‹O p e r e  d i  N i c o l a  C o p e r n i c o›,  U T E T,  1 9 7 9.
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